Vivienne Westwood purse, Personal men's skirt, Zara Jacket, Alexander Mcqueen scarf, Leather Crown shoes modified, Topman shirt, Super Sunglasses.
Ciao a tutti,
come promesso eccovi un altro intervento con degli scatti fatti stamattina. L'argomento di cui volevo parlarvi oggi è complesso e sicuramente in futuro dedicherò altro tempo.
Come tutti avrete notato indosso una gonna a portafoglio, un capo d'abbigliamento che -sbagliando- la maggior parte delle persone collega ad un pezzo femminile. In realtà è un capo che storicamente fa parte del guardaroba maschile. Nelle passerelle di Milano dedicate all'uomo del prossimo inverno si è guardato molto al passato mantenendo una classicità rinnovata. Parigi invece ha guardato ancora più indietro e si è poi proiettata al futuro: i protagonisti dell'argomento "uomo in gonna" sono stati Jean Paul Gaultier e Riccardo Tisci per Givenchy. Nei suoi 30 anni di lavoro nella moda Gaultier ha fatto della gonna per l'uomo la sua ragione creativa ma anche altri stilisti come Johji Yamamoto, Dries Van Noten, Rick Owens hanno spesso trattato l'argomento.
Ci sono state due mostre dedicate all'uomo in gonna: una all'Albert Museum di Londra nel 2002 intitolata Men in Skirt, e l'atra riproposta l'anno seguente al Metropolitan di New York con il titolo Bravehearts: Men in Skirt. Non manca qualche foto più attuale che tratta l'uomo in gonna. Le più popolari sono quelle di David Bowie, Robbie Williams, Jared Leto e addirittura David Beckham in kilt. Non c'è ancora però l'accettazione da parte della massa alla vista di un uomo in gonna difatti oggi ho suscitato qualche critica. Resta il fatto che rimane un capo che apparteneva e continua ad appartenere all'uomo e a popoli millenari ( come il kilt per gli Scozzesi ) che per fortuna qualche genio della moda rilancia traendo appunto sempre spunto dal passato poichè come continuo a ripetere tutto ritorna e si rinnova evolvendosi.